Il vero pericolo dell’AI è questo
L’AI – (acronimo di Artificial Intelligence) è una tecnologia che sta rivoluzionando gli utenti, i mercati ed il modo in cui le aziende operano. Grazie alla sua potenza di calcolo e previsione, l’AI è già un grande aiuto nel miglioramento e semplificazione dei processi evolutivi, organizzativi e produttivi in ogni realtà.
Tuttavia, l’uso sempre maggiore dell’Intelligenza Artificiale da parte degli utenti finali e il continuo processo di apprendimento/miglioramento dell’AI, rappresentano sia una grande opportunità, ma anche un grande enorme pericolo per tutte le realtà.
Nessuno può sentirsi immune. Non ci credete?
Partiamo allora dalla base, spiegando che con il suo utilizzo si può fare quasi tutto.
L’AI aiuta le aziende ad esempio a migliorare la produttività e l’efficienza dei processi, ridurre i costi e fornire soluzioni personalizzate ai clienti. Viene utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, per prevedere le tendenze del mercato e rendere performanti le strategie commerciali, per definire quelle operative, della logistica, della produzione, ecc.
Oppure può essere impiegata per ottimizzare le catene di approvvigionamento, migliorando quindi la gestione del magazzino prevedendo la domanda di mercato. Può essere utilizzata per migliorare l’esperienza del cliente, offrendo soluzioni personalizzate e servizi di assistenza virtuale, può programmare App e software, può creare dettagliati businessplan basati su un’enorme analisi dei dati, fornire interi piani di marketing, ecc.
Il campo di impiego è enorme.
…ed è esattamente ciò che avviene, specularmente, sul fronte utente.
Si pensi agli enormi vantaggi ottenuti ad esempio da chi studia per un esame. Quindi nella scrittura, nella sintetizzazione immediata dei trattati scientifici, dei corposi libri, dei corsi o video lezioni.
Si consideri anche la facile ricerca dei voli aerei su necessità specifiche, la prenotazione di un ristorante alle Maldive su di un atollo sconosciuto a gran parte dei turisti, a definizione di una dieta, nella creazione della Tarte Tatin…
Insomma, potremmo continuare all’infinito per tentare di riassumere tutto ciò che oggi l’utente fa con l’AI.
Ciò nonostante, non sarebbe ancora sufficiente.
Pertanto, anche in virtù dei dati che stiamo ampiamente registrando dalla sua introduzione, l’AI impatterà sempre di più sulle abitudini delle persone.
Utilizzare questo straordinario strumento per ricevere istantaneamente specifiche informazioni filtrate, secondo richieste precise, è ciò che tutti preferiranno fare.
Senza quindi costringere l’utente a fare estenuanti ricerche, perdere una montagna di tempo e comunque costringendolo ad abbandonare quella sua “moderna” caratteristica: “tutto e subito senza sforzo”.
Infatti, ricordiamo a tutti che con il giusto prompt, l’AI assicura la risposta che l’utente pretende e cerca. Gli può addirittura suggerire anche come ottenere ciò che vuole.
Questo è il vero enorme problema delle aziende.
…almeno per quelle che ancora non stanno cavalcando l’evoluzione dei comportamenti.
L’evoluzione cambierà la vita di tutti
Se l’Intelligenza Artificiale continua a evolversi a questo ritmo e ad offrire servizi sempre più avanzati, nessuna professione o realtà può ragionevolmente sentirsi al sicuro.
Il mercato è infatti storicamente quasi sempre dettato dagli utenti, pertanto se questi si abituano a utilizzare l’AI in modo sempre più abituale, molte realtà spariranno.
Non lo credete possibile?
Prendiamo spunto da un banale esempio, per dare conferma a quello che sosteniamo.
Ricordiamo infatti che recentemente sono nati un’infinità di servizi basati sull’intelligenza artificiale, che stanno rivoluzionando interi settori. Da quelli della consulenza e progettazione, fino a quelli della produzione.
Tra i tanti, Reimaginehome è un servizio che permette di arredare casa con l’aiuto di un interior designer virtuale. Un incredibile tool gratuito che non mostra solo un’infinità di simulazioni del risultato finale in termini di layout, che permette di cambiare idea, di inserire elementi esterni o di fantasia. Suggerisce addirittura anche quali mobili utilizzare e dove andare ad acquistarli.
Adesso si capisce meglio il pericolo?
Si realizza che l’intelligenza artificiale è e sarà il primo killer di tanti brand e professionisti, non così famosi?
Ci si rende conto o no che se si è già arrivati a questo punto, tutte le realtà saranno ancora più in ostaggio di “entità” esterne, non controllabili così facilmente?
I più recalcitranti all’evoluzione digitale e ai comportamenti degli utenti potrebbero obiettare che l’intelligenza artificiale non è perfetta, che non è ancora così credibile, che non è così fantasiosa e via discorrendo.
Vi sbagliate di grosso!
Andate su Tik Tok ad ascoltare cosa dice Elon Musk in visita a Roma su questi argomenti.
Questo è quindi solo l’inizio, perché l’AI impara e cresce molto velocemente grazie alla sua enorme potenza di calcolo!
Punto e basta.
Ricordiamo inoltre che molte aziende si sono già fatte male perdendo il treno della fondamentale visibilità digitale, rispetto i concorrenti. Perché rimanere allora stoicamente ancorati a vecchie, infruttifere ed errate convinzioni?
Mai come adesso bisogna riflettete e accettare il cambiamento, perché un’opportunità di crescita o di fallimento di questa portata, non ritornerà più.
…almeno per i tempi di un’attività imprenditoriale.
Semplici e sensati consigli
Se l’Intelligenza Artificiale continuerà a radicarsi e ad evolversi così rapidamente, nessuna professione sarà al sicuro. I mercati sono storicamente sempre nati, cresciuti o finiti grazie gli utenti. Quindi, se gli utenti si abitueranno ad utilizzare l’AI per ogni loro esigenza e le aziende non saranno presenti al suo interno, molte di quelle realtà spariranno.
Perché?
Perché non sono semplicemente visibili all’Intelligenza Artificiale e ai motori di ricerca, dato che la stanno inglobando. Pertanto, in caduta saranno sconosciute agli utenti.
Per sopravvivere in questo scenario, consigliamo a tutti di entrare subito in questa consapevolezza, oltre che nella conoscenza e negli interessi dell’AI. Per fornire quindi a questi monopolisti tutto ciò di cui hanno bisogno: l’informazione!
…non ascoltare i soliti venditori di fumo che disintegrano le aziende facendole cadere nell’ancora più subdola disgrazia della pubblicità digitale, usata senza cognizione di causa.
Le aziende si devono quindi svegliare e anche subito!
È infatti fondamentale iniziare a diffondere prima che sia troppo tardi, le informazioni ai motori di ricerca e al mondo digitale, da cui l’AI attinge per fornire suggerimenti agli utenti.
Solo così si può cogliere questa enorme opportunità per sopravvanzare la concorrenza, raggiungere utenti e mercati, evitando il baratro prima e l’oblio dopo.
Tutto evolve e cresce a dismisura.
L’AI proporrà ad esempio il nome di un dentista, scelto tra i tanti in attività, per un trattamento estetico o per un problema di masticazione di un figlio. Oppure suggerirà una concessionaria rispetto un’altra, per la sua affidabilità, per la cortesia nel post-vendita, per l’assistenza.
… e chi non è tra le “grazie” dell’AI, che farà?
Chiuderà?
Busserà alla porta del velocissimo treno dell’Intelligenza Artificiale per chiedere di entrare, magari con la speranza di scavalcare chi su di essa sta già investendo da tempo?
Svegliaaaaaa, l’acqua è già alla gola di tanti!!!!
È anche una valida opportunità
Il mondo dei servizi e delle applicazioni fornite dall’Intelligenza Artificiale è particolarmente complesso. Lo sosteniamo anche sulla scorta della nostra esperienza, a contatto diretto con questo mondo e con il suo utilizzo. Naturalmente a favore delle aziende clienti.
L’AI è tuttavia anche una significativa opportunità da cogliere al volo. Almeno per quelli come noi che la sanno intuire. Infatti se per alcuni il bicchiere appare mezzo vuoto, per altri è mezzo pieno. Utilizzata ed istruita per primi è infatti in questo momento, un vantaggio enorme rispetto la concorrenza.
I dati dei nostri clienti parlano chiaro.
È un enorme vantaggio soprattutto a causa dell’enorme assenza di visibilità che caratterizza gran parte delle aziende. Realtà che hanno pensato di fare tutto, tranne che di investire saggiamente nella crescita all’interno del mondo digitale, grazie l’impreparazione culturale di tanti improvvisati “specialisti di settore”.
Il momento è quindi ideale, esattamente come lo sono tutte le fasi iniziali dell’evoluzione. Chi primo arriva, meglio alloggia.
Farsi conoscere dall’AI in questo momento non significa solo riuscire a presentare all’utente finale un brand, un prodotto o un servizio, che non è mai stato conosciuto. Significa anche comunicare ai motori di ricerca chi è cosa fa un’azienda, un professionista, un ente, eccetera.
Google ha introdotto Bard al suo interno, mentre Bing sta usando Chat GPT-4.
Capita la stretta relazione?
Un saggio ed utile consiglio
È impensabile pretendere di affrontare e sviluppare il mondo digitale, oltre l’intelligenza artificiale, per una realtà il cui core-business è altro. Senza quindi l’ovvio impiego di enormi sforzi organizzativi ed economici, per lunghi periodi.
Ognuno deve fare il mestiere che riesce a studiare, perfezionare, controllare e completare con successo. Non ci si può improvvisare dall’oggi al domani come invece succede nel mondo degli Youtuber, dei Tiktoker e delle tante agenzie che tutto conoscono, tranne la visibilità digitale.
Per essere visibili all’AI è necessario affidarsi a realtà specializzate, che conoscono molto bene il contesto. Che riescono quindi a cavalcarla per renderla un ulteriore asso nella manica nel processo di crescita aziendale e di penetrazione sui mercati. Domestici ed internazionali.
Proprio perché, come nel nostro caso, il loro focus è lo sviluppo del business delle aziende, basato sulla visibilità e sulla potenza del mondo digitale nelle sue costanti evoluzioni.
Da anni lavoriamo infatti per cavalcare con successo l’onda dell’innovazione tecnologica, aiutando piccole e grandi aziende nei loro indispensabili processi evolutivi. Si affidano a noi per aumentare ad esempio la visibilità presso gli utenti grazie un accurato lavoro di analisi dei dati, iniziare o migliorare la penetrazione sui mercati (domestici ed internazionali), l’ingaggio con gli utenti, per aumentare fatturati, la reputazione, la User Experience, ecc.
Ecco perché diciamo a tutti di fare attenzione al pericolo dell’AI e di non perdere contestualmente questa irripetibile opportunità.
Contattaci senza impegno se hai bisogno di aiuto
Le aziende necessitano di affermarsi e di distribuire efficacemente tutte le informazioni connesse alle attività svolte sui mercati di riferimento. Soprattutto con l’introduzione dell’intelligenza artificiale e indipendentemente dai momenti di crisi o di tranquillità finanziaria.
Contattaci pertanto senza impegno se è di interesse capire come sviluppare il business ed intercettare gli utenti target.
Ti porteremo oltre i limiti del marketing, che si sta dimostrando sempre più una macchina di F1 senza benzina o ruote.