Google SGE: booster per i forti e tsunami per ideboli

Aggiornamento - 02/12/2023

Con Google SGE è in arrivo l’ora del giudizio

Dopo il lancio e l’evoluzione degli strumenti di AI generativa come ChatGPT, l’introduzione della versione definitiva di Google SGE (Search Generative Experience), con il “nuovo” motore di ricerca del più grande monopolista e “tiranno” dell’informazione digitale, verrà definitivamente attivato il pericoloso spartiacque tra forti e deboli.

Per alcuni è già considerato giusto e scontato, come avviene in natura dove solo il più forte sopravvive, per altri è invece sbagliato perché sarà appannaggio dei pochi che hanno testa, visione, cultura e capacità economica.

Fatta questa doverosa premessa, Google SGE sarà in ogni caso una rivoluzione che interesserà tutti e che valorizzerà chi negli anni passati ha iniziato saggiamente a cavalcare l’evoluzione digitale. Sarà invece un implacabile tsunami per tutti coloro che hanno perso tempo o ascoltato i tanti venditori da strapazzo, sciamani e giocolieri, che popolano l’attuale mondo della consulenza e del marketing strategico.

Oltre che della SEO e della pericolosa pubblicità digitale.

Per fortuna, in questo complicato scenario, l’unica bella notizia è che il giorno del giudizio si sta fortunatamente avvicinando anche per chi non studia ed ha costruito “fortune” sulle spalle di tante ignare aziende.

Vedere infatti così tante innocenti realtà rovinate, limitate o devastate, non è più sopportabile.

…almeno per noi.

Funzionamento, differenze ed approccio

Senza entrare in tutte le caratteristiche di Google SGE, che naturalmente approfondiremo con altri articoli, per brevità ricordiamo che è un sistema di ricerca basato sull’intelligenza artificiale impiegata per comprendere l’intento delle query degli utenti. Quindi per fornire risposte, ancora più pertinenti e selezionate.

Il tutto con l’utilizzo di un layout ancora più efficace dei precedenti, che facilita all’utente l’immediata assunzione delle informazioni e la relativa decisione.

Per funzionare bene, SGE utilizzerà una varietà di fonti come i risultati di ricerca di Google, il knowledge graph e tutto ciò che a vario titolo è presente a livello informativo all’interno del mondo digitale.

…purché ovviamente reperibile grazie ad un’efficace attività SEO.

Confermando quindi per l’ennesima volta quanto sosteniamo in merito l’importanza dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, la presenza di un valido consulente esterno e l’insussistenza dei social per il business e lo sviluppo delle aziende.

Con SGE ogni ricerca sarà sostanzialmente “sotto steroidi”, perché avverrà attraverso l’analisi ed il filtraggio di una mole ancora più enorme di informazioni, mai prima gestiti, per generare risposte personalizzate che possono includere testi, immagini, video e altri contenuti multimediali.

Qui sotto un esempio del risultato ottenuto con la domanda “perché i popcorn sono associati ai film”.

Cos'è Google Sge Ideaswing Italia

Attenzione a non confondere SGE con Google Bard perché sono due cose totalmente differenti. Bard come ChatGPT è un grande modello di linguaggio (LLM) addestrato su un enorme dataset di testo e codice.

È stato quindi progettato per generare qualsiasi tipo di testo e anche di codice, per fornire contenuti creativi e rispondere a domande in modo informativo. SGE, al contrario, è specificamente progettato per fornire risultati di ricerca più completi e informativi.

Bard sostanzialmente crea informazioni, SGE invece le raccoglie. 

…ma con quale logica si creano e si distribuiscono le informazioni? Con quale criterio si stabilisce cosa è giusto o non è giusto creare nel caso di Bard o raccogliere nel caso di SGE? 

Per quanto ci riguarda, tutti dovrebbero porsi queste domande, perché la consapevolezza e la conoscenza di questi ambiti, saranno gli elementi portanti della sopravvivenza e della prosperità, o della indiscutibile fine di chi vuole fare business.

Oltre di chi vuole essere visibile per motivi politici, sociali, ludici e via discorrendo.

Tutto ciò potrebbe sembrare fantascentifico e distopico, purtroppo non lo è. 

I comportamenti sono il filo conduttore

Prima di capire meglio la potenza e l’impatto di Google SGE sugli utenti, è bene prendere coscienza dei nuovi comportamenti degli utenti. Quelle abitudini che oggi spingono le persone a gestire gran parte delle cose e delle relazioni attraverso il cellulare o il tablet, perché tutto ritenuto facile, immediato e alla portata di mano senza grandi competenze.

Oltre tutto senza uscire di casa, senza fare grandi ricerche, senza mettere troppo impegno su un’attività.

SGE viene concepito e distribuito in questo momento, proprio per assecondare le pretese di questi comportamenti, sempre più orientati al risparmio di tempo e alla velocità.

…oltre che per ristabilire il suo ruolo di monarca assoluto nella gestione delle informazioni, rispetto la concorrenza di tutti gli altri motori di ricerca presenti che hanno cercato invano di limitare il suo potere. A partire da Bing che utilizza ChatGpt per questo tipo di argomento.

Google SGE rappresenta quindi la massima espressione del progresso tecnologico e della risposta all’evoluzione comportamentale, nella ricerca di un prodotto, di un servizio, di un brand, di un film, di uno sport, di una vacanza e via discorrendo.

Tutto.

Ma come può influire e condizionare le sorti di una realtà, pubblica o privata? Quindi sulla loro sopravvivenza o fine?

Semplicissimo!

Impatterà sulla loro visibilità e quindi su tutto ciò che potrebbe a livello informativo fare la differenza, per aiutare o spingere l’utente a considerare e poi decidere!

La dicotomia esatta tra forti e deboli sarà questa.

I primi saranno infatti sempre più forti perché visibili nelle prime posizioni, i secondi sempre più deboli e perdenti perché invisibili. Quindi fuori dai giochi.

Esattamente come succede nel mondo fisico.

Ciò nonostante, se nel mondo reale non ci sono molte scappatoie da questa triste realtà, in quello digitale ci sono.

…e sono tutte quelle che da anni hanno imboccato le aziende nostre clienti, passate da sconosciute perdenti a leader di mercato o che in altri casi hanno “semplicemente” decuplicato il fatturato.

Perché la risposta salverà o condannerà una realtà?

Come anticipato, Google SGE potenziandosi con l’intelligenza artificiale avrà modo di analizzare con ulteriore precisione tutto ciò che viene racchiuso nell’acronimo EEAT e che gran parte delle realtà purtroppo ancora non conosce a causa dei soliti professionisti da strapazzo che poco sanno di Seo, di data e competitive analysis, di reputazione e marketing digitale.

Quindi di visibilità online.

EEAT è infatti l’acronimo di Experience, Expertise, Authoritativeness and Trustworthiness, coniato da Google per definire il livello raggiunto e manifestato da qualsiasi realtà, all’interno del mondo digitale. È quel fondamentale score di apprezzamento che è alla base della visibilità e della collocazione all’interno delle query degli utenti, e di tutti i loro intenti di ricerca.

Senza un livello di minima sufficienza si è fuori da giochi della ricerca organica. Punto e basta.

Ecco perché è assolutamente indispensabile affidarsi ad uno specialista SEO.

Con l’arrivo di SGE che come abbiamo detto sfrutta EEAT, l’intelligenza artificiale, le informazioni presenti in rete e il knowledge graph, le cose saranno ancora più difficili.

Se ad esempio in passato il produttore di un prodotto o un noto e-commerce avevano maggiore visibilità rispetto i tanti venditori presenti sul mercato online, oggi quegli stessi venditori potrebbero offuscare il produttore stesso o il famoso e-commerce.

Non ci credete?

Vi portiamo allora l’esperienza dei consumatori americani, che stanno già sperimentando SGE.

Ebbene, questi utenti si sono accorti che nella risposta alle loro query di ricerca connesse all’acquisto ad esempio di un telefono iPhone, il motore suggerisce una serie di informazioni dettagliate, prezzi, recensioni di confronto e link per l’acquisto o meno del prodotto, diverse da un tempo.

Ossia quelle in cui Apple campeggiava in prima posizione.

Questo sistema sembra pertanto essere una sorta di “comparatore di prezzi” completo di una pagina prodotto, che permette all’utente di filtrare facilmente ciò che cerca, per avvicinarsi velocemente alla finalizzazione dell’acquisto.

Con questo nuovo modo di suggerire risposte alla query di ricerca “Apple iPhone”, l’inventore, produttore e venditore del prodotto, rischia pertanto di perdere una significativa quantità di clic e di occasioni per vendere direttamente il suo telefono, non essendo presente tra le aziende selezionate per la risposta.

Si guardi l’immagine qui sotto: Apple non c’è.

Cosa è Google Sge Ideaswing

Pertanto, se i comportamenti degli utenti portano a consultare le principali posizioni o comunque la prima pagina di risposta (serp) fornita da Google, adesso si intuisce perché Google SGE sarà lo spartiacque?

È chiaro il fatto che se non si sarà visibili, il rischio dell’oblio è dietro l’angolo?

…e in ottica diversa, è chiaro a tutti che le informazioni, anche quelle non troppo veritiere, andranno a condizionare le scelte degli utenti, perchè abilmente posizionate nelle preferenze del motore di ricerca?

Ne parleremo in futuro di questo delicato problema, ciò nonostante bisogna subito riflettere attentamente su ciò che si sta lentamente costruendo.

Nel bene e purtroppo anche nel male.

Ci si può ancora salvare

Convertire un limite che per noi è sempre momentaneo in un’opportunità duratura, è ciò che da sempre ci stimola ed è ciò che tutte le realtà dovrebbero mutuare per sfruttare le opportunità di business, che ogni giorno si materializzano.

A nostro avviso il bicchiere dovrebbe essere sempre considerato mezzo pieno, non mezzo vuoto. Anche in questo caso!

Infatti, se per certi versi Google SGE ammazzerà “naturalmente” chi ha perso tempo e non ha investito nell’evoluzione dei tempi e dei comportamenti, potrebbe essere anche l’occasione per i ritardatari di prendere l’ultimo treno disponibile.

Saltando quindi sull’ultima carrozza disponibile e contando sulla forza di alcuni specialisti, che come noi sanno navigare serenamente in mari in tempesta di questa portata.

Come?

Sfruttando ad esempio l’introduzione delle nuove tecnologie o cavalcando i pericoli dell’intelligenza artificiale.

Tornando al caso dell’iPhone, si può notare che molti “piccoli” venditori si trovano adesso davanti ad astronavi da guerra come la stessa Apple che produce l’iPhone ed e-commerce come Amazon. Con le vecchie query di ricerca, non avrebbero mai avuto una posizione del genere e per l’utente le ricerche sarebbero state comunque più difficoltose, più lunghe, meno intuitive e soprattutto meno comparative.

Tradotto in parole povere, la possibilità di acquistare dai soliti celebri fornitori sarebbe stata indiscutibilmente e paurosamente più alta rispetto questo nuovo modo di selezionare e portare informazioni all’utente. Accorciando immensamente tutte le operazioni di assunzione delle informazioni che sono alla base dei processi decisionali.

Pertanto, considerando di saltare sull’ultima carrozza dell’ultimo treno disponibile, chi può escludere che una piccola realtà oggi non possa sfruttare quel booster e quella corsia preferenziale qui discussa, capace di far vendere ciò che numericamente prima era impensabile?

Nessuno, perché alcune nostre aziende clienti ci riescono.

…e tutti hanno la possibilità di cogliere questa perversa ma straordinaria occasione.

Gli Hotel potrebbero ad esempio avere l’ultima possibilità per competere in maniera più efficace nel settore del turismo rispetto l’ingombrante presenza degli OTA (Booking, Trip Advisor, Expedia, ecc).

Esattamente come un piccolo negozio nel confronto con colossi come Amazon, ebay, Zalando, eccetera.

Forza e coraggio: alzatevi dal letto ed aprite le finestre!

Il riscatto è ancora possibile se ci si affida ad un’evoluta web agency di grande valore.

Il successo è ancora a portata di mano

Far fronte all’arrivo dell’intelligenza artificiale e a Google SGE, non è certamente semplice se non si ha da parecchio tempo avviato un percorso di visibilità, riconoscibilità e referenzialità. Recuperare anni di mancati investimenti nella visibilità dei prodotti, dei servizi e nella costruzione di una solida reputazione aziendale, non è così immediato e facile.

Tuttavia non è così impossibile. Anzi!

L’importante è passare subito all’azione con molta umiltà, affidandosi ai pochissimi specialisti di questo settore che non strombazzano collaborazioni altisonanti, ossia la solita esca per la distrazione di massa. 

…è sufficiente analizzare i loro siti con uno dei tanti tool SEO presenti in rete per vedere come gran parte di loro cadono miseramente.

In alternativa ci si può affidare anche alle recenti ed innovative realtà, che con la comprensione dei comportamenti e l’uso della tecnologia, sanno superare anni di mancati investimenti nella visibilità digitale, agganciando gli utenti e portandoli in maniera efficace a compiere un’azione.

Il Mio Last Minute, la piattaforma italiana nata per dare sostegno agli Enti pubblici e privati, è ad esempio la più tangibile dimostrazione di come il gap informativo di un Comune e di tutte le realtà presenti sul suo territorio, può essere convertito in un successo.

Semplicemente perché riesce a dare ciò che gli utenti vogliono avere: informazioni ed interazioni dirette sul cellulare!

Agenzia Marketing Ideaswing
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